Un ricordo di Jannis Kounellis
Jannis Kounellis era nato in Grecia ma si è sempre sentito italiano. Aveva scelto l’Italia come sua patria artistica.
E’ stato un maestro dell’arte contemporanea, un innovatore radicale del linguaggio della pittura, ma anche un erede dichiarato di Masaccio e di Caravaggio. La centralità dell’uomo, il punto di vista dell’uomo, la vita reale dell’uomo sono stati da sempre al centro della sua visione.
Dalla grande tradizione italiana aveva appreso che l’arte è una presa di posizione sul proprio tempo e sulla storia, un modo di concepire il mondo e di viverlo.
Ha girato il pianeta in lungo in largo, ha esposto i suoi lavori in tutti i più importanti musei. E’ stato internazionale per vocazione e per prestigio.
Kounellis ha amato Napoli in un modo del tutto speciale. Dal 1969, data della sua prima mitica mostra nella galleria Amelio, a piazza Plebiscito nel 1996 e nel 2006 con la retrospettiva che inaugurò il museo Madre e con tanti altri passaggi (tra i quali anche l’installazione permanente dal 1999 in via Ponte di Tappia) non ha mai smesso di frequentare la nostra città e di partecipare attivamente al dibattito culturale.
Ci mancheranno le opere che non potrà realizzare e ci mancheranno il suo pensiero e la sua voce.